scrollata (o subita scrollatura da) paccottiglia paraumana infestante ambito (non)relazionale godersi prolungati stati di paranoia produttiva e piena di proposte come al solito irrealizzate causa inedia ed incapacità di fuggire riflusso della peggior specie e tenersi lontani nel beato auto abbandono del lurido e del repellente ambiente che più ci si addice.
noiosi come noiosi siamo evitando finalmente di rinfacciarcelo crogiolandoci finalmente nella noia più borghese dei mali senza aspirazioni aspettative speranze tantomeno di futuro di qualsovoglia fattezza se non quello che vita automatica benessere di riflesso cittadinanza primomondista ci offre ingrati con le grida di chi vuole ovattate dal metallo nelle orecchie alle dita.
La necessità di sentirci occhi avidi addosso non ci aggrada ne appartiene mostri sgraditi e s-gradienti desideranti altro che uve acerbe e impossibilità del tipo aver fiducia nelle cose belle che la vita si presume ci riservi le persone belle che siamo e le cose che meritiamo l’incapacità che gli altri hanno con tutti mica solo con noi dicono e noi ci crediamo.
Chiazze di vomito su una tenda anni settanta incrostata di ragnatele antiche divani pieni di allora? che-hai-fatto ostentati e pieni di niente doccia mojito doccia camicia di lino concerto all’aperto e amici da incontrare.