venticinque

si dicono un sacco di cose sul venticinque aprile e quindi noi ci limitiamo a due cose.

1- un apprezzamento per le nuove conoscenze fatte in serata e per i graditissimi ri-incontri

2 una citazione: viene da "asce di guerra" di WUMING e Vitaliano Ravagli che raccoglie in pieno – manco fossero fenoglio- la sensazione condivisa di chi certi tempi non li ha vissuti e pur avendo il privilegio storico di poterne scorgere questioni controverse trae comunque stimolo da sensazioni e considerazioni.

– a volte, nelle serate terse, guardo verso sud, la linea degli Appennini che degrada sull’orizzonte. Penso alle battaglie della trentaseiesima. Penso ai cinque COntinenti, sterminate distese di terra, moltitudini di uomini e donne in marcia. Ricordo, come se li avessi vissuti tutti, secoli di lotte e sangue. Mi sento parte di una comunità universale che supera i confini e congiunge le epoche, la comunità di coloro che prendono d’assalto il cielo. E penso al vecchio Bob, che non potè diventare vecchio. Un giorno qualcuno s’impadronirà di quel futuro che i miei eroi non poterono conquistare. Sì penso a Bob, al comandante Bob che urla "all’attacco Garibaldi, avanti, dio boia!".

E mi ritrovo a mormorare tra me e me: "Sì, dioboia, avanti" –

 

 

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