Tetris – the movie

Critica cinematografica 

Tetris – The movie

scritto da DDD

diretto da DDD

In un mondo composto da un grosso rettangolo nero circondato da archittetture sgranate pseudorusse, una serie di forme geometriche si avvia ad adagiarsi sul fondo.

C’è il Simpatico Quadrato, che precipitando per primo può scegliere dove stare, l’amichevole Elle che dopo aver compiuto alcuni gradi di rotazione va abbracciare Quadrato e poi c’è la Linea Retta, che ponendosi in posizione orizzontale va a piazzarsi proprio sul fondo causando la scomparsa dell’intera base della costruzione.

Scampanellìi e cachinni farebbero pensare al meglio ed anche nel quadrante in alto a destra compare l’enigmatico ma incoraggiante numero "100" ma ecco che da sopra cade un’altra forma: questa volta è una Zeta…

Non perdetevi il finale.

Attori bravissimi, regia statica ma competente con inquadrature fisse – sicuramente un omaggio a Ozu, una provocazione – fotografia che mantiene tutto a fuoco pur dando risalto al centro dello svolgersi dell’azione.  

Attori ed interpreti:

Quadrato – se stesso

Linea retta – Se stessa

elle – se stessa

elle rovesciata – se stessa

t – se stessa

zeta – se stessa

zeta rovesciata – se stessa 

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2 Responses to Tetris – the movie

  1. Riccardo says:

    eheh molto molto meglio dei vari Dum, Resident, Itmen, ecc…sicuramente più fedele al gioco.

  2. io says:

    … meraviglioso!

Comments are closed.

Tetris – the movie

Critica cinematografica 

Tetris – The movie

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diretto da DDD

In un mondo composto da un grosso rettangolo nero circondato da archittetture sgranate pseudorusse, una serie di forme geometriche si avvia ad adagiarsi sul fondo.

C’è il Simpatico Quadrato, che precipitando per primo può scegliere dove stare, l’amichevole Elle che dopo aver compiuto alcuni gradi di rotazione va abbracciare Quadrato e poi c’è la Linea Retta, che ponendosi in posizione orizzontale va a piazzarsi proprio sul fondo causando la scomparsa dell’intera base della costruzione.

Scampanellìi e cachinni farebbero pensare al meglio ed anche nel quadrante in alto a destra compare l’enigmatico ma incoraggiante numero "100" ma ecco che da sopra cade un’altra forma: questa volta è una Zeta…

Non perdetevi il finale.

Attori bravissimi, regia statica ma competente con inquadrature fisse – sicuramente un omaggio a Ozu, una provocazione – fotografia che mantiene tutto a fuoco pur dando risalto al centro dello svolgersi dell’azione.  

Attori ed interpreti:

Quadrato – se stesso

Linea retta – Se stessa

elle – se stessa

elle rovesciata – se stessa

t – se stessa

zeta – se stessa

zeta rovesciata – se stessa 

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