pubblicità – vista con gli occhialini di essi vivono

Col nuovo telefonino Nokia potrete scattare perfettamente le vostre foto mentre picchiate qualcuno, oppure la ripresa di nascosto delle chiappe della cameriera del vostro pub preferito.
Non fatevelo scappare, con un paio di stipendi dovreste farcela.

Quest’oggi in onda su canale italia l’ennesimo show spaccacervello pieno di dementi che vogliono diventare famosi e di dementi che lo sono già. osservateci ipnotizzati tutto il giorno, nella mancanza di cose migliori da fare e mentre vi truccate, pettinate e vestite per andare al vostro locale preferito.
La puntata odierna, come tutte le altre, mostra la povertà di spirito di un mucchio di imbecilli che cercheranno di riempire colla loro noia il vuoto della vostra vita.

Il prodottone è arrivato! Comprando il prodottone della Nota Grande Azienda contribuirete al diffondersi di un marchio che tutti vorranno portare. Farete inoltre parte di una grande comunità di Consumatori che la pensano come voi e che amano le Note Grandi Aziende e si identificano in tutti i Prodottoni! Non essere escluso, non essere diverso. Unisciti a noi.

Botti Pugni e Chiappe è il film evento dell’anno! Bellissime star nel ruolo di gente normale coinvolta in situazioni che solo gli appartenenti ad una razza superiore possono risolvere! Non mancate! nelle sale da (quasi) sempre.

Il notiziario ufficiale è la trasmissione che tratta solo di morti importanti, rockstars, guerre a mustafà, gente seminuda e macchinoni tirati a lustro. Ogni giorno alle dodici su canale italia!

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Tetris – the movie

Critica cinematografica 

Tetris – The movie

scritto da DDD

diretto da DDD

In un mondo composto da un grosso rettangolo nero circondato da archittetture sgranate pseudorusse, una serie di forme geometriche si avvia ad adagiarsi sul fondo.

C’è il Simpatico Quadrato, che precipitando per primo può scegliere dove stare, l’amichevole Elle che dopo aver compiuto alcuni gradi di rotazione va abbracciare Quadrato e poi c’è la Linea Retta, che ponendosi in posizione orizzontale va a piazzarsi proprio sul fondo causando la scomparsa dell’intera base della costruzione.

Scampanellìi e cachinni farebbero pensare al meglio ed anche nel quadrante in alto a destra compare l’enigmatico ma incoraggiante numero "100" ma ecco che da sopra cade un’altra forma: questa volta è una Zeta…

Non perdetevi il finale.

Attori bravissimi, regia statica ma competente con inquadrature fisse – sicuramente un omaggio a Ozu, una provocazione – fotografia che mantiene tutto a fuoco pur dando risalto al centro dello svolgersi dell’azione.  

Attori ed interpreti:

Quadrato – se stesso

Linea retta – Se stessa

elle – se stessa

elle rovesciata – se stessa

t – se stessa

zeta – se stessa

zeta rovesciata – se stessa 

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Donna assunta, fascista licenziato

Il tg5 parte in quarta parlando delle celebrazioni dell’anniversario di un "personaggio controverso ma senza dubbio importante". Sono vent’anni che è morto e viene intervistata sua moglie che rivendica quanto la classe dirigente della destra di oggi sia figlia sua.

Il tg5 e quella storia tutta sua (poco dopo toccherà a "sancho" pansa). 

In attesa che Bondi ci dica finalmente cosa è successo dalla creazione in poi, liberando il mondo dalla odiata storiografia darwin-marxista, ci giunge per l’ennesima volta un pensiero.

Non tutte le morti ci diminuiscono. Non tutte le morti ci privano di qualcosa di importante.

Nella nostra "città" Viterbo gli hanno addirittura dedicato una circonvallazione anche se noi da sempre abbiamo deciso di chiamarla "circonvallazione Syd Barrett" perchè il periodo era quello e ci stava bene. Senza Syd il mondo è un posto peggiore ma almirante….suvvia…

 

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Cattivi Cinesi Imitatori !

Cattivi cinesi imitatori che impediscono agli stilisti alfieri del meid in itali di ingozzarsi di stramiliardi. E ora come faranno a festeggiare tutta l’estate al biglionèr?

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Canale Italia

Canale Italia – Talk show

– Buonasera Cittadini e Telespettatori e bentrovati su Canale Italia. In questa nostra nuova puntata come al solito cercheremo di conoscerci meglio imparando a         conoscere il nostro ospite e la sua storia. Questa sera abbiamo con noi un tronco umano. Questa Deforme mostruosità ci racconterà qualcosa della sua vita.           Nonostante i problemi che potrebbero sembrare derivati da una condizione come quella del nostro tronco umano, egli ci dimostrerà come la sua vita sia piena di     avvenimenti e cose interessanti seppur priva di tutte le nostre comodità. Noterete subito la straordinaria voglia e capacità di comunicare del nostro tronco umano.

– Ma prima: sigla con la nostra band Barbie Klaus e gli Heil Hitlers. Sempre splendida e brava la nostra Barbie.

(applausi) 

– Eccoci pronti dunque ad iniziare.
– Intanto buonasera da tutto lo studio al nostro tronco umano.
– bleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeaugh… biiiiiii… gnuuuuuuu…

(applausi)  Continue reading

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il protagonista della storia

(vi ricordiamo che i commenti funzionano) 

Il protagonista della storia.
(una storia all’interno della quale si pronuncia un sacco di volte la parola storia, perché è      quello che conta)

"è la storia, non chi la racconta" (S. King – Il metodo di respirazione)

Il protagonista apre gli occhi e si scaraventa giù dal letto.
E’ in ritardo: lo sa e gli basta questo.
Indifferente come si veste e se lo faccia.
L’ ambiente che lo circonda è dissolto nell’irrilevanza: non calpesta nulla, non nota nulla, non ha nulla; tutto è appiattito e sfocato come lo sfondo di un vecchio film.
Si scaraventa per le scale incurante del pericolo, incurante di tutto.
Non c’è tempo per i dettagli e precipitare per un’intera rampa sarebbe solo un contrattempo, una cosa inutile: la trama non lo permetterebbe.
Come il bianco-fottuto-niglio è in ritardo e lo è maledettamente. Troppe frasi, per quanto concise: i punti lo rallentano.
Esce in strada e si fermerebbe a respirare una boccata di aria fresca con la faccia baciata da un sole piuttosto clemente per essere di marzo, ma non ne ha certo il tempo; corre mentre l’eventualità che ci sia  o meno traffico diviene solo una macchia indistinta ai margini del suo campo visivo, concentrato per consentire la massima disponibilità focale al suo obiettivo, là davanti.

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motociclista motofascista

(funzionano di nuovo i commenti !

Motociclista motofascista (commenti a disarmatiedemenziali@canaglie.org)

Caro motociclista,
ti scrivo anche se sono quasi sicuro che la lettura non sia la tua attività preferita, abituato come sei a sfrecciare sull’asfalto col vento tra i capelli, quando li hai, sul tuo ego altrimenti. .
Ti scrivo perché sento la necessità di dirti qualcosa e spero che tu voglia accogliere queste mie semplici ma sincere riflessioni.
Sul fatto che tu possa riflettere o accogliere riflessioni ho molti dubbi, ma di questo parleremo in seguito. Ti scrivo soprattutto per darti del fascista, ma andiamo con ordine. Continue reading

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maestri e viaggi

Buon viaggio, maestro.

Albert Hoffman 1906 – 2008 

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venticinque

si dicono un sacco di cose sul venticinque aprile e quindi noi ci limitiamo a due cose.

1- un apprezzamento per le nuove conoscenze fatte in serata e per i graditissimi ri-incontri

2 una citazione: viene da "asce di guerra" di WUMING e Vitaliano Ravagli che raccoglie in pieno – manco fossero fenoglio- la sensazione condivisa di chi certi tempi non li ha vissuti e pur avendo il privilegio storico di poterne scorgere questioni controverse trae comunque stimolo da sensazioni e considerazioni.

– a volte, nelle serate terse, guardo verso sud, la linea degli Appennini che degrada sull’orizzonte. Penso alle battaglie della trentaseiesima. Penso ai cinque COntinenti, sterminate distese di terra, moltitudini di uomini e donne in marcia. Ricordo, come se li avessi vissuti tutti, secoli di lotte e sangue. Mi sento parte di una comunità universale che supera i confini e congiunge le epoche, la comunità di coloro che prendono d’assalto il cielo. E penso al vecchio Bob, che non potè diventare vecchio. Un giorno qualcuno s’impadronirà di quel futuro che i miei eroi non poterono conquistare. Sì penso a Bob, al comandante Bob che urla "all’attacco Garibaldi, avanti, dio boia!".

E mi ritrovo a mormorare tra me e me: "Sì, dioboia, avanti" –

 

 

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scarti politici 1

(commenti a disarmatiedemenziali@canaglie.org) 

raccolta sfusa di idee di scarto ritenute evidentemente improponibili dai nostri aspiranti amministratori.

Case

tutti dicono che la situazione è grave perchè molti non possono permettersi di acquistare una casa.

dicono che la situazione è grave perchè moplti non possono permettersi neanche di indebitarsi abbastanza per acquistare una casa.

Basta farsi un giro per i feudi dei palazzinari per avere un idea abbastanza chiara del problema.

Questi poveri filantropi costruiscono e costruiscono per il bene del popolo ma i cattivi poveri sono troppo poveri per comprare un appartamento, accendere un mutuo. Ma i cattivi negri sono troppo negri per fare un quartiere rispettabile.

E così meglio chiudere tutto e tenere tutto sfitto, vendendo piano piano solo a chi ha i soldi, maledetti e subito – banche permettendo. Si arricchiscono -quasi- tutti: palazzinari, mediatori, banche, finanziarie, amministratori che in anni di lavorìo hanno reso edificabili terreni a due lire, costruttori eccetera. Chi si impoverisce? chi compra. ed in parte se lo merita perchè è contemporaneamente vittima di questo sistema ma anche servo ed aspirante pari. Ma comunque Vittima.

(guardate le zone fuori roma – tipo attorno a parco leonardo- ma anche le realtà piccole e provinciali come viterbo – santa barbara eccetera)

La storia inizia così:

si eredita della terra o un altra fonte di guadagno (negozio, attività agricola eccetera).

Si vende e si investe grazie a dei consulenti che sopperiscono all’ignoranza di chi ha i soldi con la loro preparazione.

Si fa qualche compromessino e favoretto qua e là. 

Ci si butta sul mattone che tanto "va sempre".

Si sistemano figli ignoranti ed ottusi con negozi, attività che vanno da sole, fonti di grosso reddito sicuro o roba inutile ai limit del riciclaggio (negozi per surfisti, finanziarie, concessionari di auto, altre agenzie immobiliari, assicurazioni, amministrazioni di condomini eccetera).

Si continuano a ungere gli ingranaggi. 

Si accumula denaro, sperando che alle successive genarzioni di inetti cresciuti con tale dna bastino.

La soluzione è piuttosto semplice: togliere le case in eccesso. Distribuire le case in eccesso (ad una famiglia serve una casa/ ad una persona sola serve una casa – le altre sono di troppo). Vietare il possesso di più di una casa. Tornare alla non-proprietà della terra. far scomparire questa"professione" di possessore di case altrui.

 In questo modo nuove famiglie potranno abitare una casa adatta alle loro necessità, gli immigrati che arrivano in italia avranno una sistemazione dignitosa (in cui fare anche quel gesto misterioso ed iniziatico di mettersi in regola di cui si favoleggia la possibilità), le persone che si allontanano dalla famiglia di provenienza possono iniziare una vita autonoma.. 

In questo modo si toglie una forte fonte di stress per le persone rappresentata dalle problematiche relative all’abitazione.

In questo modo si toglie potere ingiusto a categorie ignobili di gente che sfrutta le difficoltà e le necessità di tutti: proprio come dalle mani di un furfante bisogna togliere la pistola prima che spari ancora, così ai possessori di case va tolta la loro arma di oppressione.

 (continua)

 

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